COME I GENITORI INFLUENZANO I FIGLI NEL FARE SPORT

Uno stile di vita fisicamente attivo apporta benefici alla salute mentale e fisica. Infatti, il benessere generale e il buon funzionamento bio-psico-sociale individuale sono influenzati dalla sedentarietà che rappresenta un fattore di rischio per le malattie in età adulta. La partecipazione allo sport durante l'infanzia e l'adolescenza è correlata a uno stile di vita attivo nella prima età adulta ed è stato anche riportato che aumenta la probabilità di un'elevata quantità di attività fisica in età avanzata.

I genitori svolgono un ruolo importante in questa partecipazione, poiché di solito contribuiscono al coinvolgimento iniziale dei bambini nello sport e forniscono un sostegno concreto ed emotivo durante tutta la loro carriera sportiva. Inoltre, i genitori sono i responsabili di introdurre i propri figli all'attività fisica e sportiva fornendo trasporto, accesso, istruzione e supporto emotivo ed economico. In effetti, i genitori portano i loro figli nella sede della competizione e vi rimangono, il che significa che i genitori possono potenzialmente influenzare il bambino e il suo comportamento in diversi modi.

Ovviamente l'influenza può essere sia positiva che negativa. I genitori possono svolgere sia un ruolo di alleati che di persecutori se fare sport diventa un obbligo e ottenere risultati ottimali diventa un peso eccessivo per il figlio.

Il sostegno dei genitori è stato collegato a diversi fattori legati alla partecipazione sportiva come il divertimento e l'entusiasmo dei bambini, l'autonomia e l'auto-percezione delle abilità sportive. La pressione dei genitori, invece, è stata collegata a esiti negativi legati alle prestazioni sportive come la percezione di un ambiente minaccioso, malcontento, ansia e impatto negativo. Infatti, nei giocatori che percepivano una maggiore pressione da parte dei genitori, è stata riscontrata un'associazione negativa con il divertimento. Ma lo sport dovrebbe essere prima di tutto un divertimento!

Anche le aspettative genitoriali sono una fonte di stress, sopratutto quando i genitori fanno dei sacrifici per accompagnare i figli, per pagare le quote sportive e l'attrezzatura e per gestire tutto il menate famigliare spesso di contorno allo sport agonista del figlio.

I genitori troppo coinvolti sono coinvolti emotivamente con le esperienze e le prestazioni sportive del bambino e tendono a proiettare la loro vita sui successi sportivi del figlio. I comportamenti dei genitori includono sogni di fama, considerando l'esperienza sportiva del figlio come un investimento per il futuro, e invadendo anche il campo d'azione degli allenatori, frequentando costantemente gli allenamenti e concentrandosi sulla vittoria piuttosto che sull'abilità e sullo sviluppo motorio, sul divertimento.

Ma è anche vero che per motivare i propri figli a fare sport sia necessario fare sport in prima persona e non predicare bene e razzolare male... è utile farsi vedere soddisfatti delle proprie prestazioni sportive e dei propri interessi e mostrare il lato più ludico e soddisfacente dello sport che non è (solo) la vittoria, ma è soprattutto imparare a fare squadra, imparare a superare i propri limiti, non farsi abbattere dagli ostacoli, imparare a rialzarsi, imparare a perdere e imparare a riconoscere le abilità dell'avversario.

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