Comprendere quando si può legittimamente parlare di dipendenza e sapere quando agire è fondamentale per porre rimedio a una situazione problematica
Quello delle dipendenze è un argomento molto discusso soprattutto in tempi recenti, dal momento che la percezione della società verso i vari tipi di dipendenze muta con i periodi e, a seconda della problematica più in voga, si tende a dare più o meno risalto a un tipo di dipendenza piuttosto che a un altro. È quindi necessario impostare un discorso più generale su cosa siano le dipendenze, come si sviluppino e quando diventino croniche – cioè quando raggiungano il livello di patologia – e necessitino l’intervento di un medico e/o di uno psicologo per consentire a chi ne è soggetto di guarire.
La definizione di dipendenza
La definizione di dipendenza è in realtà molto soggettiva ed è più che altro legata alle proprie esperienze passate, alla propria educazione, al proprio ruolo sociale e anche all’epoca in cui si vive: se infatti si prendono ad esempio due sostanze che oggi sono risapute causare dipendenza – l’oppio e il tabacco – si può facilmente notare come in epoche passate – in particolare in questo caso nell’800 e nel primo ‘900 – queste sostanze fossero considerate alla moda e non si parlasse quindi di dipendenza. Anche oggi ad esempio alcune persone considerano le slot machine come un passatempo, mentre altri considerano chi si intrattiene con queste macchinette alla stregua di un drogato.
Dal momento che quindi la definizione di dipendenza è molto labile come è possibile stabilire quando si parla di dipendenza e quando invece di semplice consumo? Certamente non si sta dicendo che il consumo saltuario di droghe o sostanze stupefacenti non sia deprecabile, tuttavia non si può parlare di dipendenza con leggerezza. Per diagnosticare una dipendenza bisogna tenere in considerazione vari fattori, quali:
- Il quantitativo della sostanza che si consuma
- La frequenza del consumo
- L’intensità
- L’influenza sulla propria vita sociale, affettiva, lavorativa e famigliare
Le tipologie di dipendenza
Va poi operata almeno una macro-distinzione tra le varie dipendenze, per distinguere quali siano fisiche e quali psicologiche: nella tipologia di dipendenza fisica rientrano tutte le dipendenze legate al consumo di sostanze, dal momento che in questi casi è l’organismo stesso a fare richiesta della sostanza; una tipologia di dipendenza psicologica è invece la dipendenza da gioco d’azzardo, che non ha sintomi fisici diretti ma è responsabile di un’esistenza priva di significato, dove l’unico momento in cui il soggetto si sente vivo è quando può dedicarsi al gioco d’azzardo. Bisogna quindi operare un’ultima e ulteriore distinzione tra:
dipendenze antisociali:
- Atti illegali (rubare, incendiare …)
- Uso di droghe
E dipendenze sociali:
- Gioco d’azzardo
- Alcol
- Fumo
- Pornografia
- Internet
- Shopping
- Sesso
- Lavoro
- Cibo
Anche se il confine tra queste due tipologie di dipendenza può essere molto labile: fare uso di droga implica un atto illegale, tuttavia ha anche dei risvolti sociali molto importanti.
Come si curano le dipendenze
Negli studi E. Carbone di Milano, il nostro team di psicologi e psicoterapeuti esperti ha ottenuto ottimi risultati con l’impiego della terapia cognitivo-comportamentale per il trattamento delle dipendenze dal momento che, grazie a questa terapia, è possibile andare ad agire sulla concezione errata che il soggetto ha di sé e, facendogli capire cosa non va, portarlo verso una guarigione di cui è egli stesso parte attiva.
Se quindi ti rendi conto di star sviluppando una pericolosa dipendenza come quelle sopra elencate, non esitare a contattarci per un consulto gratuito presso i nostri studi di Milano, in modo che uno psicologo possa fornirti un’opinione e una proposta di terapia per riprendere il controllo sulla tua vita.
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