La pornografia condiziona il gusto dei ragazzi?
Di recente ho letto questo articolo “La pornografia fa scuola” sul n°1244 di Internazionale. Il fatto che la pornografia stia condizionando i gusti degli adolescenti era cosa già nota, ma in quest'articolo molto interessante si sottolinea quanto anche il potere e i ruoli vengano influenzati dai film a luci rosse.
L'articolo di Internazionale espone i risultati di uno studio sugli adolescenti condotto dall'Indiana University e propone un racconto basato su centinaia di interviste che Maggie Jones, una giornalista statunitense, ha fatto per un intero anno in tutti gli Stati Uniti. Jones descrive un programma di educazione al porno per adolescenti, creato nella zona sud di Boston, per ridurre la violenza sessuale e si coppia. L'obiettivo del corso è analizzare in modo critico il porno così da individuare cos'è vero e cosa non lo è, quali scene sfruttano la donna, cosa ci si può aspettare dal sesso vero, l'individualità dei gusti e del piacere. Infatti sono 3 i pericoli della visione del porno in modo acritico da parte dei giovani.
1. La pornografia aumenta l'ansia da prestazione.
Quando gli adolescenti guardano i film hard pensano che tutti gli uomini debbano avere determinate dimensioni dell'organo sessuale maschile e che debbano essere sempre pronti per un rapporto completo. Così facendo possono nascere dei pensieri irrazionali e negativi sul proprio corpo e su di sé, portando il ragazzo a vergognarsi delle dimensioni del suo pene e determinando ansia da prestazione. Inoltre questi film danno sempre l'immagine di partner dominanti e rudi, non dolci e sensibili. Così i ragazzi potrebbero crescere pensando che essere sensibili nei confronti delle donne durante i rapporti sessuali sia una fragilità di cui vergognarsi e che le ragazze si aspettino partner dominanti. Questo può creare paure e ansie inutili che possono avere una diretta conseguenza sull'autostima dei ragazzi e diventare un disturbo di erezione durante i primi rapporti sessuali.
2. Insegna spesso una modalità di fare sesso violenta e poco rispettosa delle donne. Infatti spesso nei film porno non viene usato il preservativo e vengono attuate alcune situazioni poco gratificanti per la donna. Così le ragazze potrebbero convincersi che sia normale attenersi a determinate richieste e non si chiedono neanche se potrebbero piacere loro o meno. Questo atteggiamento può creare frustrazione e senso di inadeguatezza nelle ragazze che tacciono il loro dissenso, ma attuano quello che hanno visto essere una pratica “normale”.
3. Determina un condizionamento del piacere presentando alcuni atti sessuali come normali e piacevoli per tutti. Nei film porno atti violenti o dolorosi vengono presentati come piacevoli, questo potrebbe condizionare il piacere dei ragazzi che subiscono una scissione tra la parte che prova dolore o disgusto e quella che si deve adattare alle richieste che credono “normali”.
Sarebbe fantastico se anche in Italia ci fosse posto per corsi di alfabetizzazione al porno o alla sessualità come quelli descritti nell'articolo di Internazionale, nel frattempo noi adulti dovremmo essere un riferimento per i ragazzi e non sudare freddo quando si affronta l'argomento sesso.
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